Estratto del romanzo “Catene invisibili”
“Il gatto, che Emanuel aveva battezzato Fedor, da buon opportunista come solo i gatti sanno essere, si godeva solo il meglio della convivenza; quando aveva voglia di un luogo caldo e riparato si faceva trovare sul balcone, quando, invece, aveva desiderio di girovagare libero, si prendeva una vacanza e poteva mancare anche per giorni interi.”